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venerdì 12 febbraio 2010

Un groviglio di informazioni



Quante sono le pagine che si trovano su Internet? Di preciso non si sa, ma la cifra potrebbe essere con molti zeri.


Per questo Larry Page e Sergey Brin, due studenti sempre della Stanford University, hanno scelto per il loro motore di ricerca nel '98 il nome "google" (termine che in matematica indica un 1 con 100 zeri). Ma non è stata l'unica "genialata" dei due ragazzi. Per far funzionare in modo diverso il loro motore usarono un nuovo algoritmo molto complesso (si pensa che sia un'equazione con 2 miliardi di termini e 500 milioni di variabili) che misura le relazioni tra i vari siti. Quante più relazioni, o meglio link, ha un sito con gli altri più si può considerare autorevole. E' la link popularity, qualcosa di molto vicino alla "reputazione". Un metodo mutuato dal mondo accademico: nelle università le ricerche e le pubblicazioni più citate sono considerate le più rilevanti.

In questo modo i più meritevoli dovrebbero essere anche quelli che appaiono tra i primi nei risultati di ricerca. Il metodo ruppe con i vecchi sistemi che invece misuravano quante volte la parola ricercata dall'utente era presente nelle pagine di un sito.

Foto: un'immagine del primissimo Google, nel 1998-claudia-

http://www.focus.it/Tecnologia/gallery/0125078_Cera_una_volta_il_web_010122008/Cera_una_volta_il_web_7.aspx

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