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martedì 30 marzo 2010

CV in rete, dati sensibili a rischio.



I disoccupati che si candidano ad un posto di lavoro inviando il proprio CV rischiano di vedere pubblicati
i propri dati sensibili senza autorizzazione. Infatti, accanto ad alcuni siti con l'etichetta APL, agenzia per il lavoro,
vi sono siti dedicati al lavoro che diffondono alle aziende i CV senza alcuna garanzia di tutela dei dati contenuti. Chi denuncia questo è
Nicola Bertini, Vice presidente dell' ASSORES, associazione delle società di ricerca del personale, spiegando che il Ministero del Lavoro non controlla i portali
e l'utilizzo dei dati che vengono pubblicati. Questo non impedisce che vi siano abusi da parte di alcuni siti che gestiscono questi dati. Inoltre ASSORES attacca quelle aziende che
comprano a basso costo CV da agenzie del lavoro senza verificare che queste siano autorizzate a farlo.
La cosa migliore sarebbe, secondo ASSORES che le aziende dessero i loro mandati trasparenti alle società di selezione così che
i profili arrivino alle aziende che ne fanno richiesta.
Tratto da un articolo del corriere della sera del 26/02/2010 di Enzo Riboni

IN MY OPINION l'ottimale sarebbe per chi tiene alla tutela dei propri dati sensibili, affidare il proprio
CV a società certificate. Chi cerca lavoro generalmente invia a pioggia alle aziende il proprio CV confidando nel fatto che venga contattato
per un colloquio di lavoro, non prestando attenzione che qualcuno possa fare un uso improprio dei dati contenuti nel CV.
[Dr_Drexler]

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